giovedì 24 ottobre 2013

IL VANGELO DI OGGI

Meditazione tratte dal sito www.novena.it
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Medita

Il capitolo 12 del vangelo di Luca, che terminerà con la pericope di domani, propone oggi un brano molto noto per il linguaggio usato dal Maestro e l’apparente messaggio di “violenza” in esso contenuto.
Il quadro propone una scena dalle tinte molto forti: il Nazareno sa cosa succederà a Gerusalemme ed è consapevole come solo dei discepoli determinati potranno seguirlo fino alla croce: non a caso tra loro uno lo tradirà, Pietro lo rinnegherà, tutti si nasconderanno per paura, Tommaso sarà incredulo dopo che altri hanno visto il Risorto.
Le immagini che Gesù usa danno la consapevolezza dell’importanza di quanto sta dicendo. Non si rivolge alle folle, ma ai discepoli. A loro presenta il rischio che correranno, quello di dover scegliere da che parte stare: ritorna la dottrina delle due vie, quella umana e quella del Risorto. In altre pericopi abbiamo già incontrato la domanda posta da Gesù sulla fede che troverà al suo ritorno. Il rischio è proprio di nasconderla o di perderla per paura, o per evitare divisioni, o per comodità nel contesto sociale in cui siamo immersi.
Gli stessi apostoli lo avevano sperimentato più volte: erano giunti a discutere sul posto da ricoprire nel Regno! Gesù, che presto sarà crocifisso, li (e ci ) mette in guardia: il cristiano è colui che prega incessantemente, che non vive comportamenti ipocriti, che riconosce il giusto valore alla ricchezza. Solo chi è disposto a seguirlo fino in fondo sarà capace di superare gli ostacoli che la vita ci pone di fronte quotidianamente.


Per Riflettere

Dunque, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione di fede (Eb 4, 14-15): mantenere ferma la fede in Gesù e poter dire, alla fine, che non l’abbiamo persa!

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