venerdì 23 novembre 2007

CONTRO LA DISSOLUZIONE

Contro la dissoluzioneDa un mese a questa parte la stampa voyeristica nazionale ha scatenato le sue attenzioni sul caso della studentessa inglese assassinata a Perugia la notte di Halloween.Ci sono tutti gli ingredienti per aumentare le vendite: ragazze giovani e perverse, droga, sangue, sessualità interrazziale. L’obiettivo dei media è massimizzare i profitti aumentando le vendite dopo aver stimolato la parte più bassa della curiosità popolare. Ciò è dimostrato dalle centinaia di lettere di ammiratori ricevute dall’anima nera della vicenda, l’americana Amanda Knox, che riscuote ammirazione e desiderio proprio in quanto colpevole; in maniera simile era successo per la famigerata Erika di Novi Ligure.Nessuno si spaventa né si pone il problema del baratro in cui, da troppi anni affacciati, stiamo oggi precipitando a capofitto.Il relativismo morale, l’edonismo e il nichilismo dei valori (che fino a pochi anni or sono infettavano ristrette elités di intellettuali degenerati) hanno fatto breccia, grazie a Mediaset-Costanzo-De Filippi, tra le fasce più giovani e sprovvedute della popolazione. Le false parole d’ordine, figlie del’68, che hanno imposto la teologia del politicamente corretto e del “vietato vietare!” hanno fatto il resto.Diffusione di massa e ad età sempre minore di droga, promiscuità sessuale e pornografia, la presenza di masse di extracomunitari senza storia e senza scrupoli hanno reso pane quotidiano della cronaca il sacrificio sanguinoso dei membri più deboli della società: bambini, donne, anziani.Ci vogliamo veramente salvare? Non c’è che un sistema: ritorno chiaro ai valori di “DIO PATRIA e FAMIGLIA”; fine delle sofistiche distinzioni tra droghe leggere e pesanti, tra consumo e spaccio; repressione durissima contro chiunque consumi o diffonda droga; rimpatrio immediato e forzato di ogni straniero che non sia in Italia per ragioni di lavoro utili alla nostra nazione.Al messaggio di morte proveniente da Perugia rispondiamo con una mobilitazione di quella parte sana degli Italiani che non vuole gettare la spugna.