martedì 27 novembre 2007

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE NAPOLITANO


LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Pregiatissimo Signor Presidente, dalla stampa ho appreso delle Sue dichiarazioni in merito a rom, rumeni e al conferimento della cittadinanza Italiana agli immigrati e ai loro figli e vorrei, cortesemente e rispettosamente, chiederLe: la Sua coerenza ai principi affermati… 1)porterà anche dei campi nomadi sia sotto il Quirinale che sotto le finestre della Sua casa privata o quella dei Suoi figli, parenti e/o amici ? 2) da domani anche Lei sarà all’Anagnina o alla Tiburtina o all’Ostiense e viaggerà insieme a noi, miseri mortali, sulla metropolitana, sugli autobus, sui treni e sarà circondato dal caloroso affetto di rom, rumeni, immigrati tutti felicemente ubriachi di impunità ma anche di vino, di birra, di vodka, di “fumo” (e similari !) ? E poi la cittadinanza Italiana. Ho capito bene, ma la cittadinanza andrebbe concessa a tutti gli immigrati e ai loro figli ? Se così fosse, io, così come il resto degli Italiani, saremmo equiparati ad una moltitudine incontrollata e disparata di persone che sono venute in Italia clandestinamente (quasi tutti !) strafregandosene delle nostre leggi, della nostra Patria, della nostra Cultura, della nostra Storia… bene, Caro Signor Presidente, questo mi sembra veramente troppo ! Io, così come gran parte degli Italiani, abbiamo alle spalle generazioni, sì, generazioni (SIC !) di sacrifici, di tasse, di aspirazioni, di ideali rivolti alla costruzione di una Nazione e questo, sono più che convinto, va tenuto ben presente prima di far diventare tutti… “itagliani”. Non è d’accordo ? La ringrazio per la cortese attenzione e molto cordialmente La saluto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E UNA LETTERA CON LE PALLE! BRAVO